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Un murales chiude il progetto “Passi di solidarietà sul territorio”

Tra marzo e giugno, un gruppo di studenti delle classi 3a e 3c dell’indirizzo linguistico del Liceo Rosmini di Rovereto, all’interno del percorso del progetto di Alternanza “Passi di solidarietà sul territorio” coordinato dalla professoressa Laura Caldiroli, ha realizzato un murales in lingue diverse nel Centro di Ascolto di Caritas in Rovereto.

“Dopo il progetto “regali di Natale” svoltosi nel mese di dicembre, gli studenti mi hanno chiesto di continuare il progetto di Alternanza/Volontariato presso il Centro di Ascolto  di Caritas in Rovereto”- spiega Caldiroli – “La responsabile, signora Simona Ticchi, ci ha chiesto di realizzare un murales, proprio nella sala dell’ascolto, luogo in cui incontrano  persone che vivono situazioni di disagio, che potesse essere un segno di accoglienza per  tutti gli utenti che li avrebbero visitati”.

Nove ragazzi delle due classi hanno aderito al progetto. Nel mese di marzo hanno progettato il murales, pensando all’immagine e alle parole, in lingue diverse, che potevamo utilizzare. Sia nella progettazione, che nella realizzazione, è stata fondamentale la collaborazione delle prof. di Storia dell’Arte Serena Fait e Alessandra Tavola, che hanno offerto la loro competenza, il loro tempo e la loro collaborazione per la realizzazione del progetto. Nei mesi di aprile e di maggio, ogni quindici giorni circa, gli studenti si sono riuniti insieme per realizzare il murales.

Il progetto ha unito diversi obiettivi: promuovere la solidarietà, promuovere la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, sviluppare le abilità di lavoro al team work, creare momenti positivi per i ragazzi dopo questo il periodo di pandemia.

“Con questa piacevole esperienza ho migliorato le mie capacità nel lavoro di squadra – racconta Laura di 3a linguistico – Questo è stato possibile anche grazie all’autonomia che ci è stata data dagli insegnanti durante tutto il progetto, dalla scelta del disegno alla sua realizzazione. È stato anche un momento per ritrovarsi con i propri compagni di classe al di fuori delle mura scolastiche”.

“Sia nella scelta della grafica ( una mano vicina ad un volto contenente parole in lingue differenti ) che nel processo di realizzazione, ho potuto rafforzare i legami con i miei compagni e, allo stesso tempo, fare del bene e aiutare”, conclude Elisa di 3 a linguistico.

“I ragazzi che hanno partecipato al progetto si sono impegnati in un lungo percorso che li ha portato alla scoperta e all’incontro con la dimensione della fragilità – racconta Simona Ticchi, responsabile del Cedas -. È  stata un’esperienza intensa: i ragazzi hanno portato idee e passione, ed hanno vissuto le varie iniziative con grande senso di cura e molta attenzione”. “C’è una freschezza di idee e una semplicità di modi che è molto comunicativa e, soprattutto, abbatte in maniera estremamente semplice quei muri altissimi e divisivi che il mondo degli adulti alza continuamente”, conclude Ticchi.

Ecco alcuni dei loro commenti sul progetto:

Elisa della 3aln: Personalmente ho trovato questo progetto di alternanza, proposto dalla professoressa Caldiroli, nel suo insieme bello e molto coinvolgente. In questo progetto, svoltosi all’interno della sede ” spazio ascolto ” del Cedas di Rovereto, noi studenti, abbiamo realizzato un murales. Sia nella scelta della grafica ( una mano vicina ad un volto contenente parole in lingue differenti ) che nel processo di realizzazione ho potuto rafforzare i legami con i miei compagni e, allo stesso tempo, fare del bene e aiutare. Sicuramente è un’esperienza che rifarei e consiglierei ad altre persone. 

Malake, 3aln : Personalmente mi ha fatto molto piacere poter partecipare al progetto proposto per la realizzazione di un murales nella sede del CEDAS di Rovereto. Nella prima parte del lavoro, dove ci siamo incontrati per decidere cosa rappresentare nel murales, ho particolarmente apprezzato lo scambio di idee che c’è stato tra di noi, dove ognuno ha espresso ciò che pensava, al fine di poter raggiungere qualcosa che avesse un forte significato e che potesse trasmettere un messaggio positivo agli ospiti dello spazio ascolto che avranno l’opportunità di vederlo durante i loro colloqui. Per quanto riguarda invece la seconda parte, quella della realizzazione vera e propria del murales, essa è stata a parer mio più attiva e coinvolgente. È stato bello poter collaborare ed aiutarci a vicenda durante la creazione del murales e utilizzare la creatività di ciascuno di noi per poter migliorare il nostro operato di volta in volta. Di sicuro è stata una fantastica esperienza per poter rafforzare il legame tra di noi e passare un po’ di tempo insieme divertendoci. Ciò che ho gradito di più però, è stata la visione del lavoro terminato, l’ultimo giorno; vedere ciò che siamo stati in grado di creare e sapere come ciò che abbiamo dipinto sarà in grado di trasmettere un sentimento di allegria e unione a delle persone che si trovano ad affrontare un periodo difficile delle loro vite.

Yllza, 3cln: Personalmente trovo che questo progetto sia stato molto interessante soprattutto perché si è riusciti ad unire un argomento molto delicato con l’arte e il divertimento. Mi ha resa molto più consapevole su determinate tematiche e allo stesso tempo non l’ho trovato un peso, anzi credo sia stato uno dei pochi progetti di alternanza che ho svolto con completo piacere e spensieratezza, stare inoltre in compagnia di compagni di un’altra classe, in era covid non è scontato, e ciò ha reso l’esperienza ancora più bella.

Carolina, 3cln: Ho trovato questo progetto molto interessante e coinvolgente. Non avendo mai partecipato ad un progetto che involvesse anche le mie capacità creative, all’inizio non sapevo se sarei stata all’altezza del compito assegnatomi.

Con lo svolgersi però dell’esperienza sono riuscita a mettermi in gioco, sviluppando anche la capacità di lavorare all’interno di un gruppo. Sono riuscita facilmente a condividere i miei pensieri con gli altri, riuscendo ad unire un tema delicato come quello che riguarda il CEDAS al divertimento nello sviluppo artistico del murale. 

Ho svolto il progetto con in tutta tranquillità e leggerezza e posso dire di essere soddisfatta di questo breve ma ricco percorso, soprattutto per aver avuto la possibilità di mettermi in gioco e aver dato il meglio di me stessa.

 Andrea, 3aln : “Si è trattato di un progetto interessante e leggero. Penso che l’idea di scrivere in lingue e colori diversi le varie parole sul muro sia un’ottima idea per includere le persone che andranno a vedere la parete”




Il liceo è la scuola più sportiva del Trentino

A conclusione dell’intensa attività sportiva scolastica  che ha visto le classi della provincia partecipare a 49 eventi su tutto il territorio la scorsa settimana è proclamata la classifica de «La scuola più sportiva della Provincia», manifestazione giunta alla tredicesima edizione. 

Nella nostra scuola sono state premiate le delegazioni dell’istituto comprensivo Rovereto nord per la categoria cadette/cadetti e il nostro liceo Rosmini nella categoria allieve/allievi. Ad Aldeno è stata premiata la delegazione dell’Istituto comprensivo Aldeno-Mattarello nella categoria ragazze/ragazzi. 

Nella categoria delle scuole superiori sono stati 20 gli sport praticati e 38 gli istituti partecipanti. I ragazzi della nostra scuola hanno primeggiato nell’atletica leggera e nel basket 3×3, hanno portato a casa medaglied’argento nel volley S3 e terzi nel badminton.




Imparare le regole divertendosi

Il mese di maggio ha visto la conclusione di molti percorsi didattici e formativi, tra cui quello di ed. civica e alla cittadinanza. Molto interessante e creativa è stata la proposta del 1BSA del nostro Liceo, che ha organizzato una “festa delle regole” per i più piccoli, coinvolgendo la classe 4B della scuola primaria “Regina Elena” di Rovereto.
La mattinata ha avuto inizio con i preparativi e l’allestimento di un’ ”aula didattica all’aperto”, nel cortile dell’oratorio della parrocchia S.Caterina, che ha ospitato l’evento. I bambini della primaria sono stati accolti da uno spettacolo sulle regole, organizzato dalla prof.ssa De Luca, con tanto di presentatori, attori e canto conclusivo, ideato dagli studenti del 1 BSA, con musica dal vivo. Non è mancato anche un grande cruciverba a tema.
I bambini, guidati dai più grandi, sono stati invitati a riflettere sull’importanza e la necessità di rispettare regole che possano tutelare la libertà di ciascuno e rendere l’immaginaria città di “Allegropoli”, un posto migliore.
A seguire si sono svolti i giochi organizzati dal prof di scienze motorie, Benedetti : ogni piccola gara insegnava una regola e l’attività era guidata da un gruppo di studenti del liceo. Alla fine della mattinata tutti sono stati premiati con palloncini e caramelle e ogni bimbo ha ricevuto un quadernino con gli spunti della giornata.
Tra entusiasmo e tante emozioni, i bambini della primaria e gli studenti del liceo sono tornati nelle rispettive scuole, arricchiti dalla bella esperienza condivisa.

Fabrizio Forrer (classe 1^ BSA – Liceo Rosmini)




In gita a Verona “in tre dimensioni”

Il 3 giugno 2022, le classi 1^BSA e 1^BLN hanno svolto la loro visita d’istruzione presso Verona, visitandola in tre “dimensioni”: storica, artistica e sportiva. Sono stati guidati nei diversi ambiti dai rispettivi esperti: archeologi, attori e maestri di rafting.

Dopo essere partiti in treno dalla stazione di Rovereto, i ragazzi, accompagnati dai loro docenti, sono arrivati a Verona – Porta Nuova e successivamente sono giunti in Piazza Bra.

Una guida esperta ha illustrato la parte “romana” della città, individuando tracce e scovando indizi della cultura latina : dall’intramontabile Arena a Piazza Erbe e da piazza Dante al Teatro Romano di Colle S.Pietro.

Le classi sono state poi guidate alla scoperta della Verona sotterranea e, proprio in quel sito “eterno”, hanno assistito a un divertente estratto della nota opera dell’Amphitruo plautino; tale spettacolo è stato interpretato da due abili attori trentini. Gli studenti hanno mostrato di gradire particolarmente questo intervento artistico.

Per concludere la giornata, ragazzi e professori si sono recati sulle rive dell’Adige e, accompagnati da esperti istruttori, si sono cimentati nella loro prima esperienza di rafting.

Durante l’attività è emersa la coesione, nei due gruppi classe, tra studenti e professori.

Gli alunni sono grati di quest’opportunità e sperano di poter replicare altre esperienze simili in futuro.

Andrea Boschi, Filippo Mozzi (1^BSA)




La scuola si chiude con la Coppa Rosmini

Il 3 giugno, allo Stadio Quercia, si è tenuta la Coppa Rosmini: una serie di discipline sportive a cui gli atleti del Liceo hanno liberamente aderito per mettersi a confronto, incitati dei loro compagni e insegnanti.

Quest’assemblea ha significato molto da più punti di vista. Innanzitutto, la possibilità di riunione, stare fra noi ragazzi, goderci un grande spettacolo costellato di prestazioni da parte di nostri pari, gioire insieme e sentirci come una grande famiglia che condivide un importante percorso, quello scolastico.

Inoltre ha dato la possibilità a chi si è cimentato nelle specialità affrontate, quali corsa, salto e calcio, e a chi ha organizzato, di maturare come persone, rendendoci consapevoli di quello che significa avere una parte attiva all’interno di un grande evento facendo parte di un ottimo team.

Vedere come il preside, il vicepreside e i professori ci hanno sostenuto sin dall’inizio ci ha dato quella spinta di cui avevamo bisogno per realizzare un progetto come questo, rendendoci consapevoli ora di come questo potrà essere riproposto in futuro, con ulteriori miglioramenti. 

È stata e sarà motivo di orgoglio per noi rappresentanti questa assemblea, il riscontro è stato assolutamente positivo e ce ne rallegriamo. Ringraziamo infine tutti coloro che ci hanno affiancato nella sua realizzazione. 

I rappresentanti di Istituto della scuola




Al liceo Rosmini vanno in scena le emozioni

Venerdì 27 maggio alle 17, nel giardino del liceo, è andato in scena con grande successo lo spettacolo “Ti leggo di me”, una rappresentazione di letture drammatizzate nate nell’ambito del progetto “La penna e il palcoscenico”, a cui hanno preso parte le classi 2BSA, 2DSA e 2ALN durante il corso del secondo quadrimestre. 

La proposta dell’attività teatrale è nata da un’idea della professoressa De Luca in collaborazione con la professoressa Feletti. 

Lo spettacolo, che i ragazzi stessi hanno scritto ed interpretato, era incentrato sulle emozioni e sui pensieri degli adolescenti. Filo conduttore della performance è stato il viaggio stimolante ed educativo nel mondo dei sentimenti, impreziosito da brani musicali, suonati magistralmente dal vivo.

Paura, amore, solitudine, amicizia, ipocrisia, indecisione, rimorso, rabbia…questi e molti altri i temi trattati dagli studenti, che si sono volenterosamente messi in gioco come attori, autori, presentatori, registi, musicisti, fotografi, responsabili dell’ordine, dei costumi e delle scenografie. 

Un percorso, quello teatrale, che ha permesso a tutti i ragazzi di sperimentare un mondo nuovo e coinvolgente, rendendoli partecipi di un lavoro incentrato proprio su se stessi. 

California Simeoni ed Erica Chiasera




I Concerti dell’Associazione Filarmonica al Liceo Rosmini

Un quartetto “Frankenstein”, così Klaus Manfrini ha definito l’opera cameristica eseguita il 24 e il 27 maggio al Rosmini per gli studenti del Liceo.
Il quartetto dell’Associazione Filarmonica infatti ha “assemblato” brani dei compositori del Classicismo viennese creando un organismo nuovo e  originale. E così nello stesso quartetto si sono potuti apprezzare la linearità e l’equilibrio della forma-sonata del giovane Beethoven, con i due “personaggi-temi” in continuo dialogo tra loro, la cantabilità dell’andante di Mozart, la vivacità e l’irruenza dei movimenti di F.J.Haydn. Il direttore artistico Klaus Manfrini ha guidato l’ascolto con accenni al panorama culturale settecentesco, alle innovazioni musicali e alle personalità dei compositori. L’iniziativa rientra nel progetto educativo dell’Associazione Filarmonica che ha voluto avvicinare i giovani al repertorio classico, portando musiche ed esecutori direttamente nelle scuole.