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Viaggi Tre le righe #1 – Forest

PRIMO INCONTRO COLL’AUTORE NELL’AMBITO DEL PROGETTO “VIAGGI TRA LE RIGHE”

EX ALLIEVA DEL LICEO PRESENTA IL SUO PRIMO ROMANZO

Il 14 dicembre alla presenza di quasi duecento studenti, Ilaria Senter, ex alunna del Liceo Linguistico e ora attrice-scrittrice teatrale, ha presentato il suo primo romanzo Forest edito da Curco& Genovese e ambientato in un paesino della Vallagarina. Introdotta dalla professoressa Bruna Senter, ha risposto alle domande dei ragazzi: genere letterario, costruzione dei personaggi, luoghi, uso del dialetto e “vocazione” alla scrittura alcuni degli argomenti presi in esame durante il confronto.

 




COSTRUIRE PAESAGGI

COSTRUIRE PAESAGGI
Si è concluso ieri a Trento con la presentazione dei vari progetti da parte delle scuole il percorso “Costruire paesaggi”, realizzato in collaborazione con la Step (Scuola per il governo del territorio e del paesaggio).
La presenza presso il nostro istituto della mostra didattica itinerante “Il paesaggio del Trentino. Un percorso tra natura e interventi umani” è stata l’occasione per una sperimentazione di “peer education”. Gli studenti della 4EM del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate, dopo aver approfondito il tema del paesaggio con un approccio interdisciplinare, hanno guidato i ragazzi di alcune classi della scuola media Negrelli di Rovereto nella visita alla mostra. Si è così realizzato una significativa esperienza di condivisione di conoscenze a livello intergenerazionale portando in primo piano i valori del paesaggio trentino. I ragazzi delle scuole superiori si sono proposti come ambasciatori dei valori del paesaggio favorendo l’apprendimento dei ragazzi più giovani frequentanti le scuole medie.
 
Classe 4EM e prof. Rosà



Conferenze matematica e fisica

Dopo la conferenza di matematica sulle equazioni di Maxwell si è voluto offrire ai ragazzi delle quinte ad indirizzo scientifico e scienze applicate una conferenza di fisica sul concetto di antimateria. La fisica quantistica ha dimostrato che tra le particelle esiste una simmetria fondamentale: per ciascuna di esse può esisterne una simmetrica, dotata della stessa massa, ma con carica elettrica opposta.

Se la prima conferenza trattava argomenti recenti della nostra storia “matematica – fisica (equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche), nella seconda siamo ai tempi odierni e al confine tra conoscenza e mistero; la ricerca è, come diceva il relatore, prof: Roberto Brusa dell’Università di Trento in pena attività e si viaggia ancora su molte ipotesi, ancora da convalidare. Un opportunità per i ragazzi di vedere che sia la matematica sia la fisica non sono materie che non hanno più nulla da dimostrare o studiare (come molte volte gli studenti credono), ma anzi hanno terreno fertile su ampi settori della realtà e del vivere quotidiano. Lo dimostrano i recenti esperimenti di fisica fondamentale in corso, in particolare la realizzazione di fasci di anti-idrogeno, presso il CERN, per lo studio dell’asimmetria materia – antimateria alla base del Big Bang, nonché in matematica le applicazioni di modelli multicriterio su problemi di scelta.

 

 

Il capodipartimento di matematica e fisica

del Liceo Rosmini di

Rovereto Fabio Ferrari




Un giorno da professori

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO MUSEO DELLA GUERRA

Un percorso attraverso le immagini nella Prima Guerra Mondiale, alla scoperta di suoi aspetti poco noti e nascosti all’interno delle fotografie del tempo: questa l’attività svolta da sedici studenti del liceo A. Rosmini di Rovereto nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. I ragazzi hanno osservato e scansionato foto originali dell’epoca, per poi utilizzarle durante una lezione dedicata agli studenti della scuola Secondaria di Primo Grado L. Negrelli.

L’alternanza scuola-lavoro, che coinvolge tutti gli studenti del triennio delle scuole Secondarie di Secondo Grado, ha lo scopo di avvicinare i giovani all’attività lavorativa che caratterizzerà il loro futuro. È inoltre un’opportunità per sperimentare attività formative e sviluppare nuove competenze.  Un adeguato percorso di alternanza è fondamentale, poiché esso risulta indispensabile per l’accesso degli studenti all’esame finale di maturità.

Attività propedeutica al progetto didattico vero e proprio è stata una visita al Museo Storico Italiano della Guerra nel corso della quale abbiamo appreso, grazie al supporto della dott.ssa Anna Pisetti (responsabile dei servizi educativi del museo), l’utilizzo della fotografia durante la Prima Guerra Mondiale. La seconda tappa del percorso si è svolta nell’Archivio fotografico del Museo, dove abbiamo potuto osservare gli scatti del tempo e immedesimarci nel lavoro dello storico e dell’archivista. Infine, una volta concluso il lavoro di scansione delle foto, abbiamo potuto dare il via a degli incontri pomeridiani con la nostra referente del Museo, che hanno poi portato alla preparazione della lezione finale per le classi terze delle scuole medie Negrelli di Rovereto.

L’intervento in classe ci ha permesso di osservare la realtà scolastica assumendo per la prima volta il punto di vista dei docenti, con esiti per noi sorprendenti. Il ruolo giocato dagli insegnanti ha infatti una valenza fondamentale nella formazione dei futuri cittadini. Siamo quindi diventati per qualche ora i responsabili dell’apprendimento degli alunni che hanno assistito alla nostra lezione. Per loro abbiamo cercato strategie utili a stimolarne e catturarne il più possibile l’attenzione. Dalla lezione abbiamo imparato molto e siamo stati felici di ricevere un feedback positivo anche da parte dei ragazzi.

In conclusione, rivolgiamo un sentito ringraziamento al nostro professore Andrea Rosà per averci dato l’opportunità di compiere questo percorso, che ci ha consentito di maturare non solo come studenti, ma anche come persone. Possiamo affermare, infatti, di aver acquisito nuove competenze che sicuramente risulteranno utili per il nostro futuro.

 

Nicolò Roati

Erisa Dauti

Lisa Galvagni

4EM

 




I Liceali si cimentano col reportage

Il Liceo Rosmini di Rovereto propone ogni anno alle classi seconde di tutti gli indirizzi un approfondimento sul giornalismo che prevede interventi in classe di giornalisti (da un paio d’anni collabora Gabriele Carletti della testata giornalistica regionale di RaiTre).
I ragazzi hanno quindi imparato le modalità di costruzione di un articolo di cronaca partendo da un’analisi dei lanci di agenzia, passando poi alla realizzazione di brevi pezzi. Attenzione particolare viene data all’attendibilità delle fonti, all’individuazione degli aspetti più interessanti della notizia, alla chiarezza sia nella struttura del testo che nel linguaggio usato, alla cura di un attacco accattivante.
La classe IIAG Liceo Classico “A. Rosmini di Rovereto –TRENTO ha deciso di proporre la realizzazione di un reportage, attività coordinata dalla giornalista della Rai Tiziana Raffaelli e dalla prof.ssa Raffaella Caldonazzi. Il lavoro è stato realizzato a seguito di gita scolastica a Napoli (27 febbraio-2 Marzo 2018).
Serviva un giornale che pubblicasse la loro esperienza e rendesse tutto giornalisticamente praticabile, ovvero restituisse in reportage tutto ciò che avevano realmente sperimentato. La testata è stata individuata in SENTIRE www.giornalesentire.it che ha con entusiasmo accolto l’ipotesi di lavoro e ha messo a disposizone l’editor Laura Perolfi che ha rifinito e montato il tutto insieme al direttore responsabile Corona Perer (l’editing è l’ultimo lavoro così come il posizionamento sui social è la sua ottimizzazione).
“Sento di poter affermare che attraverso queste attività i ragazzi hanno soprattutto imparato a modulare il loro lessico e la sintassi dei loro scritti in base alla tipologia di pubblico, acquisendo consapevolezza delle diversità di registro nell’uso della lingua” afferma la docente Raffaella Caldonazzi. “Ottimo lavoro di squadra” commenta la testata SENTIRE che da qualche anno gioca un ruolo di portata nazionale nel settore dei reportages di viaggio e del turismo culturale e che ha tra le sue principali piazze di lettura Roma, Milano e Bologna (Stats Google Analytics) . L’articolo è stato pubblicato nella sezione viaggi e reportages.

 

LEGGI L’ARTICOLO

 

 




La parola ai campioni di retorica

Intervista ad Emanuela Costanzino, Amerigo De Pisapia e Giovanni Dalbosco, studenti del Liceo Rosmini di Rovereto

 

Voce che trema, fiato corto, pensieri confusi, a chi non è capitato almeno una volta di provare queste sensazioni nell’apprestarsi a parlare in pubblico? Sicuramente ciò non accade più a tre studenti del Liceo Rosmini di Rovereto, Emanuela Costanzino, Amerigo De Pisapia e Giovanni Dalbosco, che si sono ormai laureati “campioni della retorica”.

Nel Giugno scorso, insieme alla loro classe, la 3DM guidata dalla prof.ssa Emiliana Urbani, hanno vinto la gara provinciale di “A suon di parole” torneo di retorica organizzato dall’Iprase e dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento con la partecipazione dei Comuni di Trento e Rovereto; mentre il 9 Marzo hanno fatto parte della squadra che ha conseguito la vittoria alla finale dei Word games, gare di retorica in lingua inglese, disputata nella prestigiosa cornice del Festival delle Lingue.

Inizialmente però non tutto è stato semplice. Amerigo riconosce infatti che “a partire dalle prime gare il percorso ci ha “forgiati” come retori: dal modo confuso che avevamo di strutturare i nostri discorsi siamo passati a un metodo più schematico e rigoroso.

Emanuela ricorda che “nelle prime gare la voce tremava e il cuore batteva a mille, elementi che ancora oggi non sono del tutto spariti, però adesso riesco ad avere un maggiore controllo e una sicurezza delle mie idee che mi consentono di comunicare meglio il messaggio che voglio trasmettere.” Precisa poi che la dote che l’ha aiutata in questa crescita è stata la moderazione, “perché mi ha permesso di ascoltare e di tenere sempre in considerazione le idee altrui, a partire da quelle dei miei compagni di squadra e degli insegnanti, fino alle opinioni degli avversari durante la gara.”

Amerigo non indugia nell’individuare altre doti del buon oratore “sicuramente competenza sull’argomento di cui si dibatte, senso logico e ingegno nell’esporre le proprie idee, creatività, ma anche prontezza nell’improvvisazione”. Ritiene anche che “tutti quanti abbiano queste capacità, ma che non abbiano l’abitudine e la sicurezza nel poterle esprimere. Questo percorso” aggiunge “mi ha permesso di evidenziare queste abilità, aiutandomi a migliorarle. Sono convinto che ciò potrebbe accadere a qualsiasi persona.”

Giovanni ribadisce l’importanza di un rigoroso metodo di lavoro nella ricerca delle fonti d’informazione e nella pianificazione del discorso, affermando che “un buon retore deve essere come uno stratega, in quanto niente può essere lasciato al caso, perché ogni passo falso può portarti a fallire anche con il discorso migliore. Essere preparati sui contenuti e pensare in modo logico è fondamentale per costruire un discorso sensato, piacevole da ascoltare ed efficace.

Aggiunge Emanuela anche quanto “sia importante che un buon oratore sia creativo, perché spesso è la creatività che fa la differenza, stupendo il pubblico e facendo sì che le parole rimangano impresse nelle menti”.

Alla domanda se abbiano mai dovuto sostenere una tesi che non condividevano, tutti e tre annuiscono e Giovanni sorprendentemente risponde “Fortunatamente sì! Perché il mettersi nei panni degli altri è forse l’abilità che a livello personale mi ha arricchito di più, permettendoti di considerare punti di vista totalmente diversi dal mio ma che presentano comunque aspetti veri ed interessanti.” Emanuela precisa che “è appunto questo il senso del dibattito che porta ad aprire gli occhi e a considerare anche opzioni che prima erano state escluse a priori. Non si tratta di andare contro le proprie idee, ma di considerare il più oggettivamente possibile ogni aspetto della questione affrontata.”

Per questo Amerigo ritiene che “la retorica oggi sia l’arte del cercare la Verità” o, come aggiunge Emanuela “l’opportunità di usare il linguaggio per confrontare le proprie idee con quelle altrui. Permette di riflettere, di mettere in dubbio la propria posizione e di riuscire poi a sostenere le idee con maggior convinzione.  Credo” conclude “che se gli uomini e le donne di oggi imparassero davvero l’arte della retorica, la società farebbe davvero un grande passo avanti, perché saper fare retorica non significa semplicemente saper parlare, ma anche saper ascoltare.”

Dalle parole dei ragazzi emergono le motivazioni per cui il Liceo Rosmini sostiene questa attività organizzando, per i cento studenti di terza e quarta che partecipano ai tornei di quest’anno, il progetto “Efficacia ed etica nella comunicazione”, coordinato dalla prof.ssa Raffaella Caldonazzi, che prevede incontri con giornalisti, esperti di public speaking e perfino con funzionari dell’Agenzia del Lavoro, in previsione che i propri studenti debbano far valere le competenze acquisite nei loro futuri colloqui di lavoro.

 

 

 

 




Un servizio televisivo su Ötzi

Domenica 26 gennaio, accompagnati dalla prof.ssa Azzolini e dal prof. Pantalena, siamo partiti in treno con destinazione Bolzano. La nostra meta era il Museo Archeologico di Bolzano, che custodisce la mummia di Ötzi, l’uomo primitivo il cui corpo si è sorpendentemente conservato fino ad oggi.

Al Museo abbiamo svolto un’attività molto particolare, ovvero abbiamo scelto dei temi riguardanti la storia di Ötzi e dovevamo andare per il museo a ricavare più informazioni possibili sull’argomento. Dopo aver fatto la ricerca, divisi in gruppi, ci siamo riuniti e abbiamo condiviso le informazioni, mentre le esperte del museo ci davano ulteriori notizie. Dopo questa parte di condivisione di idee, ogni gruppo ha preparato un servizio televisivo in cui spiegare l’argomento scelto.

È stata un’esperienza molto originale, che ci ha aiutato a conoscere meglio la storia di Ötzi e allo stesso tempo ci siamo divertiti.

Il Museo Archeologico di Bolzano è un luogo molto ricco, è pieno di oggetti e riproduzioni fatte alla perfezione, pieno di storia e di cultura. È stata un’uscita molto interessante grazie anche alle esperte del museo, che ci hanno accompagnati in questa nuova esperienza.

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Iniziativa di Orientamento post–diploma al Liceo ‘Rosmini’

Giovedì 25 GENNAIO dalle ore 14.00 in poi, il Liceo Rosmini di Rovereto ha organizzato un’iniziativa di Orientamento post-diploma per gli/le studenti degli ultimi anni delle scuole
superiori con la presenza dei Referenti dell’Orientamento dei seguenti Atenei ed
Istituzioni:
Università di TRENTO, Università di BOLZANO, Università di BRESCIA, Università di PADOVA, Università’ di VERONA,Università di UDINE, Università di VENEZIA, Università di PARMA, Università di TRIESTE, Università di PAVIA, PROFESSIONI SANITARIE, Università BOCCONI, IULM di Milano, Università, ITI Marconi (Alta Formazione), IED (design Bolzano), LABA(Laboratorio Belle Arti di Torbole), ESERCITO.
.

Sono invitati gli/le studenti interessati di tutti gli Istituti Superiori  della città e del territorio.




La 3FR si aggiudica il premio Onesti nello sport

 

Per il settore video fotografico, con lo spot “Italia sportiva- Sport e tricolore “, alcuni studenti della classe 3Fr sono risultati vincitori del concorso nazionale onesti nello sport VI edizione.

Ospiti della fondazione Giulio Onesti, gli studenti: Saiani E., Bettella G., Pompermaier C., Matassoni C., Bertolini G., Carbonari A. accompagnati dalla prof.ssa Frisinghelli, hanno potuto ritirare la targa , consegnata direttamente dal presidente del CONI Malagò. La premiazione è avvenuta nel pomeriggio di martedì 19 dicembre, presso la Sala d’Onore del CONI, in occasione del Consiglio Nazionale.

La bella esperienza ha permesso ai ragazzi di partecipare , al mattino, con invito ufficiale , alla Cerimonia dei Collari d’Oro, presso la Casa delle Armi al Foro Italico.

Alla presenza di importanti personalità dello sport e del presidente del consiglio Paolo Gentiloni, sono stati premiati i campioni sportivi che si sono particolarmente distinti, nell’anno 2017, nelle competizioni internazionali.

Erano presenti molti paralimpici, come Bebe, Vio , Alex Zanardi ed anche altri grandi campioni come Federica Pellegrini e Vincenzo Nibali.




Incontro con Luca Mercalli

Durante la mattinata del 17 novembre 2017 la classe 5AM, del “Liceo Rosmini” di Rovereto, è stata invitata, assieme a varie classi di altri istituti, a partecipare alla conferenza tenuta dal climatologo Luca Mercalli riguardante le attuali condizioni climatiche e le proiezioni di questi problemi verso il futuro. Il discorso è iniziato con una generale infarinatura sui dati attualmente a nostra disposizione, quali il grafico sull’incremento della temperatura mondiale, che prevede un aumento di ben 5 °C entro il 2100 e che porterà all’inevitabile collasso dell’equilibrio che contraddistingue il nostro pianeta.

L’attenzione è stata dunque rivolta alle possibili misure per contenere questa vera e propria piaga. Innanzitutto, il dottor Mercalli, ha voluto chiarire che le attuali condizioni sono dovute principalmente ad un’ economia basata su un feroce consumismo e su una crescita sfrenata, alla quale la Terra non può compensare. Stiamo infatti consumando all’incirca un pianeta e mezzo a causa della crescita demografica, ma anche a causa del continuo sviluppo promosso da governi, banche e grandi multinazionali.

A tutto questo si aggiunge la “complicità”, talvolta voluta, talvolta no, dei mass media, che tendono a minimizzare il problema o a dare spazio anche alle tesi che vedono il coinvolgimento umano nel cambiamento climatico come una fandonia. Infine, il messaggio che il dottor Mercalli ci ha voluto lasciare, è che la nostra generazione sarà quella che erediterà un pianeta malato e invivibile. È dunque inutile e sciocco accettare passivamente le decisioni di “coloro che stanno al di sopra di noi” e ostentare una risposta.

 

 

Bisogna agire, è necessario prendere posizione e fare pressione sugli organi politici ed economici affinché ci venga garantito un futuro. Infondo, è delle nostre vite che stiamo parlando e se c’è una cosa in cui l’essere umano, così come tutte le forme di vita sul pianeta, si è sempre impegnato è sopravvivere. Non lasciamo che questo impegno resti vano!

 

5AM




Soggiorno linguistico in Germania

Cari compagni di scuola, vorrei parlarvi dell’esperienza che ho vissuto in Germania quest’estate. A marzo l’insegnante di tedesco della mia classe, professoressa Gina Muscarà, ci ha proposto di partecipare ad un concorso indetto dal PAD (Pädagogische Austauschdienst), organizzazione tedesca di scambi con l’estero, che, in caso di vittoria, dava la possibilità di partecipare ad una vacanza-studio in Germania.

Nonostante le numerose prove per le quali dovevo prepararmi, ho deciso, come richiesto da regolamento, di scrivere la biografia e la giornata-tipo di un personaggio famoso tedesco. Ho scelto di parlare di Michael Schumacher e ho inviato il lavoro all’Ambasciata Tedesca di Roma e, proprio mentre mi trovavo ad Edimburgo con la mia classe, ho ricevuto la notizia che il mio lavoro era stato selezionato assieme ad altri sette fra le circa trenta scuole italiane partecipanti e che quindi il 22 giugno sarei partita per la Germania.

Il progetto era rivolto a circa quattrocentocinquanta ragazzi, tra i 15 e i 17 anni, di novanta nazioni. La mia permanenza è durata un mese, durante la quale ho soggiornato ad Essen in famiglia, mentre a Bonn, Monaco e Berlino in hotel. Nel mese di giugno eravamo circa cinquanta ragazzi, divisi in quattro gruppi, formati da una dozzina di studenti di provenienza internazionale (Italia, Slovenia, Irlanda, Estonia, Finlandia, Stati Uniti, Uruguay, Colombia, Cile, Mongolia, Nuova Zelanda e Indonesia), ognuno accompagnato da un capogruppo, un assistente e uno studente rappresentante l’istituto che ci avrebbe accolti durante la permanenza in famiglia. Dopo i primi cinque giorni a Bonn, il mio gruppo ha raggiunto Essen in treno, dove siamo stati accolti dalle famiglie.

 

Qui, per due settimane, siamo stati impegnati in alcune lezioni con i nostri “Gastgeschwistern” (i ragazzi delle famiglie ospitanti), abbiamo visitato la città e partecipato ad attività molto divertenti come cucinare e fare rafting. Terminato il periodo in famiglia, a Monaco ci siamo ricongiunti coi rimanenti tre gruppi che avevano soggiornato in altre città tedesche. Nei cinque giorni trascorsi qui, numerose sono state le nostre attività, come la visita al famoso castello di Neuschwanstein e l’escursione alla cima della Zugspitze, la montagna più alta della Germania, per non parlare delle serate indimenticabili da noi vissute nei successivi sei giorni a Berlino.

Nella capitale tedesca è stato interessante visitare il famoso Muro, il “Bundestag” (il Parlamento tedesco) e la vicina cittadina di Potsdam, conosciuta per lo splendido Palazzo Sanssouci e l’omonimo parco. Da quest’esperienza ho acquisito maggior sicurezza non solo nel mettere in pratica le mie conoscenze della lingua tedesca, ma anche nel rapportarmi con le persone. In un solo un mese sono riuscita a stringere forti legami con miei coetanei provenienti da varie parti del mondo con i quali, grazie ai social network, mi sento quasi quotidianamente. Consiglio a tutti di partecipare al concorso e auguro di poter vivere un’esperienza indimenticabile come la mia!

 

Beatrice Foss, classe 3aCL




Esperienza in barca a vela con le classi prime

Martedì 16 maggio 2017 noi studenti della 1^CS e della 1^DM del Liceo Antonio Rosmini abbiamo vissuto una fantastica esperienza. Siamo andati a Riva del Garda e abbiamo avuto l’opportunità di navigare le acque del lago con le barche a vela. Arrivati alla Fraglia di Riva, degli istruttori ci hanno spiegato il funzionamento delle vele e, dopo esserci divisi in gruppi, siamo salpati. Dopo la mattina passata sul lago, abbiamo pranzato e ricevuto alcune informazioni sulle regate e sui venti che soffiano nella zona dell’Alto Garda.

Andare in barca a vela è stata un’esperienza nuova per la maggior parte di noi. Il vento tra i capelli, gli schizzi d’acqua sulle braccia, il rumore delle onde che ci cullavano in attesa del vento che ci avrebbe fatto intraprendere un viaggio meraviglioso. Tutto questo ci è rimasto nel cuore durante il ritorno. Abbiamo riflettuto con piacere sulle esperienze appena vissute, consapevoli del fatto che ci sarebbero rimaste a lungo nella memoria come un momento passato in compagnia in un luogo stupefacente che, come ci hanno fatto notare nel pomeriggio, attira migliaia di turisti da ogni dove.

Eleonora e Ilaria




Pandoro o Panettone?

Riportiamo qui il discorso del nostro rappresentante alla Marcio della Legalità

Pandoro o Panettone?

Ciao a tutti, io mi chiamo Niccolò e sono uno studente di quinta del Liceo Rosmini.

Mi hanno detto che l’argomento di questa Marcia della Pace sarebbe stato la diversità, così vi parlerò di una questione che affligge l’essere umano dagli inizi della storia, una domanda senza tempo che da millenni ormai viene posta ad ogni uomo o donna sulla faccia della Terra: Pandoro o Panettone?

Anche se siamo un po’ fuori stagione ora lo chiedo proprio a voi: a quanti piace il pandoro? Alzate le mani, su!

E a chi di voi piace il panettone?

(ora in teoria almeno il 75% avrà detto pandoro)

Come possiamo vedere la maggioranza preferisce il pandoro mentre il panettone piace solo ad alcuni di voi ed è normale che ognuno abbia i propri gusti: c’è a chi adora la dolcezza e leggerezza del pandoro e altri che preferiscono il gusto più particolare e deciso del panettone.

Ora però provate ad immaginare se da un giorno all’altro le persone cominciassero a prendere in giro e ad essere infastidite da chi mangia il panettone.

Non capiscono come faccia a piacere a certa gente, con tutti quei candìti che fanno schifo e l’uvetta che non piace a nessuno, e allora perché qualcuno dovrebbe mai preferire il panettone al pandoro, così soffice e ricoperto di delizioso zucchero a velo?

Dall’altra parte i consumatori di panettone non capiscono perchè tutti quanti ce l’abbiano con loro, che non hanno mai costretto nessuno a  mangiarlo: nessuno è mai andato in giro ad infilare a forza fette di panettone in bocca alla gente urlando “MANGIATE IL PANETTONE!” e nessuno è mai andato di casa in casa a suonare il campanelli chiedendo “Buonasera, lei cosa ne pensa della deliziosa bontà del Panettone?”; prima d’ora nessuno aveva mai imposto nulla agli altri, ma adesso invece, il panettone non si deve più mangiare.

Così chi invece lo mangia viene deriso e insultato, viene chiamato “Panettonaro di merda” per strada e provano anche a convincerlo che il pandoro sia più buono e che una brava persona di certo mangerebbe quello a Natale, ma ad alcuni il pandoro proprio NON PIACE e non c’è niente da fare: A LORO PIACE IL PANETTONE.

Con il passare del tempo la gente comincia ad essere diffidente: se non ti piace il pandoro non c’è da fidarsi di te, non sei una persona per bene.

E questi pensieri si diffondono in tutta la società, fino a che i mangiatori di panettone non si ritrovano esclusi e discriminati, vittime di pregiudizi e, talvolta, vengono addirittura aggrediti e picchiati, apparentemente senza motivo.

Le cose poi non migliorano: cominciano ad essere emarginati anche da conoscenti e colleghi, così parenti e amici provano in tutti i modi a convincerli a mangiare quello che è GIUSTO e a non commettere L’ERRORE di mangiare il panettone.

“Ma perchè non vuoi mangiare il pandoro che è meglio? Così la gente non ti prenderebbe più in giro e saresti più felice! Tutti ti vogliamo bene ma devi cercare anche di farti accettare dagli altri.”

“Io il pandoro non lo voglio mangiare,  A ME PIACE IL PANETTONE! Non mi piace lo zucchero a velo, io amo i canditi!”

Alcune famiglie però non sono così tolleranti e arrivano addirittura ad allontanare i propri figli o nipoti per una semplice preferenza, a volte tagliando del tutto ogni contatto.

Infine addirittura lo stato mostra il suo odio verso questa minoranza e il consumo di panettone diventa ILLEGALE. All’inizio la pena prevede una multa, poi il carcere e in alcuni paesi comporta perfino la condanna a morte.

Ma stranamente al mondo ci sono ANCORA persone che il pandoro NON LO MANGIANO e sono costretti a rischiare la galera pur di mangiare il panettone.

Ma se sono disposti a rinunciare ai loro rapporti sociali, alla loro libertà e a volte anche alla loro vita per ciò che vogliono, allora forse lo vogliono davvero, forse non c’è proprio modo di cambiare le loro inclinazioni.

E allora mi chiedo: “Perchè discriminare qualcuno per i propri gusti personali, solo perchè sono diversi dai nostri? Perchè cercare di cambiare le preferenze degli altri quando per noi non cambia nulla? Perchè non possiamo accettare le differenze, che invece vengono usate come pretesto per creare fratture e divisioni? Perchè non possiamo accettare LA DIVERSITA’ e farne un punto di forza, invece che reprimerla?

La storiella che vi ho appena raccontato è volutamente provocatoria e presenta molte somiglianze con un problema che esiste anche nel mondo reale: la discriminazione degli omosessuali.

Sia uomini che donne, gli omosessuali sono vittime di intolleranza ancora oggi, e questa intolleranza è ridicola, perchè è SEMPRE ridicolo discriminare qualcuno per la PROPRIA scelta, che sia la scelta di mangiare il panettone e non il pandoro o quella di amare un uomo invece di una donna, o una donna invece che un uomo.

Quindi in fin dei conti non importa se ti piace il pandoro, il panettone o anche entrambi, l’importante, è che ciascuno di noi abbia la LIBERTA’ di scegliere ciò che vuole senza essere giudicato da nessuno.

Grazie dell’attenzione.

Niccolò Zen




CAMPIONATI INTERNAZIONALI DI GIOCHI MATEMATICI 2017

CAMPIONATI  INTERNAZIONALI

DI

GIOCHI MATEMATICI 2017

 

RISULTATI

delle semifinali di  zona del 18 marzo 2017

sede ROVERETO

(TRENTO)

 

Vengono esposti i risultati per la nostra regione della fase semifinale dei Giochi Matematici 2017 organizzati dall’Università Bocconi di Milano.

I ragazzi evidenziati per ciascuna categoria, esclusa quella GP, sono i partecipanti con riserva alle finali di maggio a Milano (per informazioni a tal riguardo vedere sul sito della Bocconi relativamente ai Giochi matematici 2017); la riserva deriva sia dal fatto che vi sono 7 giorni effettivi dalla pubblicazione sul sito per eventuali osservazioni e contestazioni, sia dal fatto che l’ufficializzazione viene direttamente dall’Università Bocconi, una volta arrivati a loro i risultati delle varie sedi regionali.

Intanto vi ringrazio per la vostra partecipazione e spero che tutto sia stato come vi aspettavate; ovviamente si può sempre migliorare ed eventuali consigli od osservazioni sono ben accette.

Il referente di zona Fabio Ferrari (e-mail: fabio.ferrari1@libero.it , cell 3493958723).

 

Classifica generale regionale categoria C1 – Rovereto

Classifica generale regionale categoria C2 – Rovereto

Classifica generale regionale categoria L1 – Rovereto

Classifica generale regionale categoria L2 – Rovereto

Classifica generale regionale categoria GP – Rovereto

Classifica generale regionale TUTTE LE CATEGORIE – Rov

 




La maratona di poesia

Martedì 21 marzo, si è tenuta la terza edizione della Maratona di Poesia: tema di quest’anno è stato “Animali INversi”. Il percorso poetico ha coinvolto quattro spazi del nostro Liceo, che per l’occasione sono stati rinominati sala gialla, rossa, verde e azzurra. In ogni sala è stata proposta una performance con la lettura di testi in italiano e in lingua straniera, accompagnati da alcuni brani musicali dal vivo.
A questo evento hanno aderito come lettori e musicisti circa 70 studenti mentre una ventina sono state le classi, circa 400 studenti, che hanno partecipato come pubblico, seguendo il percorso indicato. Alla fine della manifestazione, evidente è stato l’apprezzamento da parte del pubblico e grande l’emozione e la soddisfazione di lettori e musicisti, protagonisti delle performance.
La maratona di poesia  del Liceo si è conclusa con un piccolo evento alle 17.30 nella Biblioteca Tartarotti. Nell’incontro, indrodotto dal giovane e bravissimo violinista liceale Davide Sberze, la prof.ssa Bruna Senter ha presentato le poesie dell’ultima raccolta di Marco Lando, “Quadri di Ferragosto”, mentre gli studenti Aurora Bianchi, Alberto Gazzini e Simone Marsilli con grande professionalità ne hanno letto i testi. L’incontro, molto partecipato, si è concluso con una breve intervista al poeta a cura della  prof.ssa Silva Filosi, intervista che ha suscitato un vivace e inaspettato dibattito in sala. Segno che la poesia sa ancora ancora far parlare di sè!
Vedi le foto della giornata