Simone Weil e i bisogni dell’anima
incontro-conferenza
mercoledì 19 febbraio dalle 14.30 al Liceo “A. Rosmini”
Durante la seconda guerra mondiale,
Simone Weil è intenta ad indagare la condizione umana per ritrovarne i
fondamenti imprescindibili e, tra il 1942 e il 1943, nel testo La prima radice
scrive: “Nel corso degli ultimi anni c’è stata molta libertà di pensiero, ma
non c’era pensiero”. È una considerazione
che rimanda alla necessità di cercare il senso di ciò che accade, di riflettere
sulle trasformazioni del proprio tempo per coglierne la direzione, ma nel
radicamento dell’umano.
Ed è una considerazione che possiamo
fare nostra, anche oggi, in un’epoca segnata da trasformazioni radicali che
spesso ci lasciano disorientati e in cui si sente smarrita la dimensione umana.
Per offrire un contributo di
riflessione in questa direzione a partire dal profondo pensiero di Simone Weil
è stato organizzato presso il Liceo Rosmini di Rovereto un incontro-conferenza aperto alla cittadinanza, mercoledì 19 febbraio
dalle 14.30 alle 16.30 dal titolo Alla
radice della condizione umana: S. Weil e i bisogni dell’anima.
Ad illustrare la riflessione della
Weil, interverranno Gloria Zanardo, docente
di Lettere di Verona e autrice dell’opera Un’apertura
di infinito nel finito. Lettura dell’impersonale in S. Weil, che farà un’introduzione
storica dell’opera della Weil e Chiara
Zamboni, docente di filosofia all’Università di Verona e tra le fondatrici
della comunità filosofica femminile “Diotima”, che si soffermerà invece sugli
aspetti più filosofici.
L’incontro è un’occasione per
conoscere una delle pensatrici più originali e più interessanti del XX secolo.
Per i docenti del Liceo, l’incontro
costituisce anche il primo momento di un corso laboratoriale di autoformazione,
nato dall’esigenza di fermarsi a ritrovare il senso del proprio vissuto nel
lavoro di insegnante.