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Un murales chiude il progetto “Passi di solidarietà sul territorio”

Tra marzo e giugno, un gruppo di studenti delle classi 3a e 3c dell’indirizzo linguistico del Liceo Rosmini di Rovereto, all’interno del percorso del progetto di Alternanza “Passi di solidarietà sul territorio” coordinato dalla professoressa Laura Caldiroli, ha realizzato un murales in lingue diverse nel Centro di Ascolto di Caritas in Rovereto.

“Dopo il progetto “regali di Natale” svoltosi nel mese di dicembre, gli studenti mi hanno chiesto di continuare il progetto di Alternanza/Volontariato presso il Centro di Ascolto  di Caritas in Rovereto”- spiega Caldiroli – “La responsabile, signora Simona Ticchi, ci ha chiesto di realizzare un murales, proprio nella sala dell’ascolto, luogo in cui incontrano  persone che vivono situazioni di disagio, che potesse essere un segno di accoglienza per  tutti gli utenti che li avrebbero visitati”.

Nove ragazzi delle due classi hanno aderito al progetto. Nel mese di marzo hanno progettato il murales, pensando all’immagine e alle parole, in lingue diverse, che potevamo utilizzare. Sia nella progettazione, che nella realizzazione, è stata fondamentale la collaborazione delle prof. di Storia dell’Arte Serena Fait e Alessandra Tavola, che hanno offerto la loro competenza, il loro tempo e la loro collaborazione per la realizzazione del progetto. Nei mesi di aprile e di maggio, ogni quindici giorni circa, gli studenti si sono riuniti insieme per realizzare il murales.

Il progetto ha unito diversi obiettivi: promuovere la solidarietà, promuovere la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, sviluppare le abilità di lavoro al team work, creare momenti positivi per i ragazzi dopo questo il periodo di pandemia.

“Con questa piacevole esperienza ho migliorato le mie capacità nel lavoro di squadra – racconta Laura di 3a linguistico – Questo è stato possibile anche grazie all’autonomia che ci è stata data dagli insegnanti durante tutto il progetto, dalla scelta del disegno alla sua realizzazione. È stato anche un momento per ritrovarsi con i propri compagni di classe al di fuori delle mura scolastiche”.

“Sia nella scelta della grafica ( una mano vicina ad un volto contenente parole in lingue differenti ) che nel processo di realizzazione, ho potuto rafforzare i legami con i miei compagni e, allo stesso tempo, fare del bene e aiutare”, conclude Elisa di 3 a linguistico.

“I ragazzi che hanno partecipato al progetto si sono impegnati in un lungo percorso che li ha portato alla scoperta e all’incontro con la dimensione della fragilità – racconta Simona Ticchi, responsabile del Cedas -. È  stata un’esperienza intensa: i ragazzi hanno portato idee e passione, ed hanno vissuto le varie iniziative con grande senso di cura e molta attenzione”. “C’è una freschezza di idee e una semplicità di modi che è molto comunicativa e, soprattutto, abbatte in maniera estremamente semplice quei muri altissimi e divisivi che il mondo degli adulti alza continuamente”, conclude Ticchi.

Ecco alcuni dei loro commenti sul progetto:

Elisa della 3aln: Personalmente ho trovato questo progetto di alternanza, proposto dalla professoressa Caldiroli, nel suo insieme bello e molto coinvolgente. In questo progetto, svoltosi all’interno della sede ” spazio ascolto ” del Cedas di Rovereto, noi studenti, abbiamo realizzato un murales. Sia nella scelta della grafica ( una mano vicina ad un volto contenente parole in lingue differenti ) che nel processo di realizzazione ho potuto rafforzare i legami con i miei compagni e, allo stesso tempo, fare del bene e aiutare. Sicuramente è un’esperienza che rifarei e consiglierei ad altre persone. 

Malake, 3aln : Personalmente mi ha fatto molto piacere poter partecipare al progetto proposto per la realizzazione di un murales nella sede del CEDAS di Rovereto. Nella prima parte del lavoro, dove ci siamo incontrati per decidere cosa rappresentare nel murales, ho particolarmente apprezzato lo scambio di idee che c’è stato tra di noi, dove ognuno ha espresso ciò che pensava, al fine di poter raggiungere qualcosa che avesse un forte significato e che potesse trasmettere un messaggio positivo agli ospiti dello spazio ascolto che avranno l’opportunità di vederlo durante i loro colloqui. Per quanto riguarda invece la seconda parte, quella della realizzazione vera e propria del murales, essa è stata a parer mio più attiva e coinvolgente. È stato bello poter collaborare ed aiutarci a vicenda durante la creazione del murales e utilizzare la creatività di ciascuno di noi per poter migliorare il nostro operato di volta in volta. Di sicuro è stata una fantastica esperienza per poter rafforzare il legame tra di noi e passare un po’ di tempo insieme divertendoci. Ciò che ho gradito di più però, è stata la visione del lavoro terminato, l’ultimo giorno; vedere ciò che siamo stati in grado di creare e sapere come ciò che abbiamo dipinto sarà in grado di trasmettere un sentimento di allegria e unione a delle persone che si trovano ad affrontare un periodo difficile delle loro vite.

Yllza, 3cln: Personalmente trovo che questo progetto sia stato molto interessante soprattutto perché si è riusciti ad unire un argomento molto delicato con l’arte e il divertimento. Mi ha resa molto più consapevole su determinate tematiche e allo stesso tempo non l’ho trovato un peso, anzi credo sia stato uno dei pochi progetti di alternanza che ho svolto con completo piacere e spensieratezza, stare inoltre in compagnia di compagni di un’altra classe, in era covid non è scontato, e ciò ha reso l’esperienza ancora più bella.

Carolina, 3cln: Ho trovato questo progetto molto interessante e coinvolgente. Non avendo mai partecipato ad un progetto che involvesse anche le mie capacità creative, all’inizio non sapevo se sarei stata all’altezza del compito assegnatomi.

Con lo svolgersi però dell’esperienza sono riuscita a mettermi in gioco, sviluppando anche la capacità di lavorare all’interno di un gruppo. Sono riuscita facilmente a condividere i miei pensieri con gli altri, riuscendo ad unire un tema delicato come quello che riguarda il CEDAS al divertimento nello sviluppo artistico del murale. 

Ho svolto il progetto con in tutta tranquillità e leggerezza e posso dire di essere soddisfatta di questo breve ma ricco percorso, soprattutto per aver avuto la possibilità di mettermi in gioco e aver dato il meglio di me stessa.

 Andrea, 3aln : “Si è trattato di un progetto interessante e leggero. Penso che l’idea di scrivere in lingue e colori diversi le varie parole sul muro sia un’ottima idea per includere le persone che andranno a vedere la parete”




A teatro “Il ritorno del signor G.”

Il Liceo A.Rosmini presenta Giorgio Gaber. Il ritorno del signor G.

Lo spettacolo musicale andrà in scena mercoledì 1 giugno 2022 alle 20.45 al teatro Zandonai di Rovereto.

A quasi vent’anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber, il Liceo Antonio Rosmini di Rovereto, propone l’allestimento di uno spettacolo teatrale dedicato al grande artista milanese. Giorgio Gaber, inventore con Sandro Luporini del Teatro-Canzone, è stato uno dei protagonisti della cultura italiana del secondo Novecento, un intellettuale poliedrico, un “maestro del dubbio”, che ha cercato di portare in scena un ragionamento sulla realtà contemporanea, dentro un percorso di prosa e canzoni, andando a fondo nell’animo umano, senza sconti e con ironia.

Lo spettacolo  è interpretato da più di sessanta studenti ed include parti suonate e cantate (rigorosamente dal vivo!), intermezzi recitati, coreografie e video. Il format è proprio il Teatro- Canzone, il genere inventato da Gaber:  per circa 90 minuti,  attraverso la voce narrante immaginaria di Sandro Luporini (storico coautore e amico di Gaber) e di altri personaggi, si riproporranno alcuni monologhi e canzoni dell’attore milanese, sempre attualissimo nella sua continua ricerca del senso concreto del nostro essere nel mondo. Il tutto attraverso una  straordinaria riscoperta del linguaggio del corpo e delle emozioni. Il progetto ideato dalla professoressa Biancamaria Toldo, che ha anche curato la regia, si avvale delle collaborazioni del prof. di musica Luciano Corradini, di Lucio Zandonati (Associazione culturale Apocrifi), del maestro di coro Mirko Vezzani (Scuola musicale Jan Novàk di Villa Lagarina) , dell’attore professionista trentino Andrea Castelli e della Prof.ssa Elisabetta De Luca. Lo spettacolo prevede anche la partecipazione dei bambini della seconda elementare della scuola primaria di Pomarolo (I.C. Villa Lagarina).

L’intero incasso dello spettacolo sarà devoluto a favore dell’Associazione Onlus “Il Tucul Progetto Elisabetta, Emergenza profughi Ucraina”.

Il progetto si è potuto realizzare grazie ai finanziamenti della Fondazione Caritro, del Comune di Rovereto, della Comunità della Vallagarina , del Comune di Pomarolo, dell’Associazione Onlus Tucul di Vallarsa ed è stato anche riconosciuto dalla Fondazione Gaber di Milano.




La marcia dei bruchi urla NO alla guerra

La marcia dei bruchi – iniziativa ideata dall’attivista per i diritti umani e marciatore per la pace John Mpaliza – ha lo scopo di sensibilizzare gli alunni delle scuole ai temi dei diritti umani, della pace, della transizione ecologica e della cittadinanza attiva. Vuole incoraggiare la riflessione fuori e dentro la classe, dare la parola e sostenere le iniziative dei giovani a sostegno di tali temi.In questo momento particolare l’attenzione si è focalizzata sulla pace in Ucraina, invocata a più riprese durante il tragitto e da tutte le scuole partecipanti.

Il Liceo Rosmini ha partecipato con una adesione massiccia: quasi 450 tra alunni e docenti accompagnatori. Il percorso della “Marcia dei bruchi” si è sviluppato, prima dentro la classe con approfondimenti e allestimento di cartelloni e striscioni e successivamente con la partecipazione all’evento di ieri. Lo svolgimento della manifestazione è stato un momento intenso di partecipazione emotiva.

La conclusione nei giardini del Brione ha visto l’intervento del promotore della marcia, John Mpaliza, della Assessora alla cultura di Rovereto, e soprattutto di numerosi studenti che hanno preso la parola per gridare con riflessioni, poesie, testimonianze, il NO ALLA GUERRA e invocare LA PACE per tutta la terra.

Qui le foto della manifestazione https://www.facebook.com/liceo.rosmini/posts/5134329859920700




L’incontro con lo scrittore Gholam Najafi

Gholam Najafi incontra gli studenti delle classi 2ASC 1BSA 2BSA 3BSA 3ASC 2DSA 3BSC del Liceo Antonio Rosmini, accompagnate dai docenti di lettere Senter, De Luca, Toldo, Filosi e Ciancio.

È venerdì 19 novembre e sta per iniziare l’incontro on-line con Gholam Najafi. Per le misure anti covid, una classe è in presenza, mentre le altre partecipano a distanza dalle loro aule.

Mi collego e attendo di conoscere, attraverso le sue parole, questo giovane scrittore afgano, arrivato nel nostro Paese da migrante.

Inizia a raccontare e capisco subito che la sua sarà una storia speciale. Mi colpiscono la freschezza del narratore, che ha già visto troppi orrori nella sua vita, e il linguaggio semplice, ma potente, che entra nell’anima di chi lo sta ascoltando.

Immediatamente Gholam trascina tutti noi oltre il tempo e lo spazio, nel suo Afghanistan, descrivendo i molteplici aspetti della sua esistenza: la partenza, all’età di dieci anni, dal suo luogo d’origine, in cui faceva il pastore e il contadino; l’epopea di un viaggio attraverso mondi sconosciuti e ignorati fino a quel momento; i luoghi di detenzione dei migranti, rappresentazione dell’inferno sulla terra e della malvagità dell’uomo; l’arrivo a Venezia e la sua vita in Italia.

Spiega agli studenti quanto sia importante il ruolo dell’istruzione. Essere analfabeta, come è capitato a lui, significa vivere isolato, non capire la propria realtà. Così, nel nostro Paese, appena gli viene offerta la possibilità, decide di andare a scuola per imparare ed essere protagonista della sua vita. Ottenuta la licenza media, si iscrive ad un istituto alberghiero e continua gli studi fino ad arrivare all’università Cà Foscari di Venezia dove si laurea.

Durante l’incontro, Gholam Najafi risponde agli studenti che nei giorni precedenti hanno letto alcuni dei suoi libri (Il mio Afghanistan, Il tappeto afghano), si sono scambiati opinioni e hanno annotato delle domande da rivolgergli direttamente.

Dalle sue risposte emergono ricordi, affetti abbandonati, sofferenza, ma anche speranza nel futuro.

Suo padre è morto durante la guerra dei Talebani quando lui era ancora bambino e di sua madre non sa più nulla, non l’ha più vista dall’età di dieci anni.  L’ assenza delle figure più care emerge fortemente nei suoi racconti in cui risaltano anche aspetti particolari. Ad esempio la difficoltà di fornire, al momento dell’arrivo in Italia e più precisamente a Venezia, i propri dati anagrafici. Gholam era privo di documenti e non conosceva il giorno in cui era nato, ma solo l’anno. Gli venne assegnata così una data di nascita con un mese e un giorno scelti in modo del tutto casuale.

Il giovane scrittore racconta, con una semplicità che stride con la tragedia che rappresenta, il viaggio verso la sua ultima destinazione, Venezia: tre giorni aggrappato sotto un camion, al telaio, patendo i morsi della fame e della sete, placata bevendo acqua piovana.

Durante l’incontro si intrecciano anche domande sull’attuale situazione in Afghanistan, dopo il ritorno al potere dei Talebani.

Scopriamo, attraverso le sue parole, che Gholam è tornato alcune volte nel suo Paese, anche poco prima dell’ultimo rivolgimento politico.

Alla fine uno studente chiede perché scrive soprattutto dell’Afghanistan e lui risponde che è capace di raccontare nei suoi libri solo ciò che conosce e che   ha vissuto in prima persona anche se doloroso e lontano.

prof.ssa Orianna Prezzi 




Viaggi tra le righe | Incontro con Gholam Najafi

Venerdì 19, alle 9, al Liceo Rosmini in presenza e on line ci sarà “Viaggi tra le righe”.

Il progetto “Viaggi Tra le righe” promosso dalla Commissione Biblioteca è un esperimento di ripresa – nel rispetto del protocollo sanitario – dopo la pandemia. Gli studenti incontrano Gholam Najafi.

Ci sarà una sola classe in presenza, le altre cinquecollegate via Meet. Anche l’autore,  Gholam Najafi, che vive in Italia dal 2016 dopo aver lasciato la sua famiglia in Afghanistan a 10 anni, ripeterà in due turni l’incontro al Rosmini per poter incontrare dal vivo almeno una parte dei più di 100 studenti che con i loro docenti partecipano all’incontro.
Verranno presentati due volumi, scritti da Najafi in italiano, disponibili in Biblioteca d’Istituto: Il mio Afghanistan e Il tappeto afghano, pubblicati dalla editrice La Meridiana e Tra due famiglie (2021).

Il progetto è organizzato in collaborazione con Libreria Arcadia .




Consegna libri di testo future classi prime a.s. 2021/22

CIRCOLARE N. 113 – 2020/2021 Consegna libri di testo future classi prime.




LETTURE AL CENTRO

Amore al centro – 1° Parte

Amore al centro – 2° Parte

Foto dello spettacolo in piazza




ETICA E SPORT

Progetto di alternanza: “Etica e sport” – Classe 3ASP




Dirty Walls o Creativi di tutto rispetto

Dirty Walls o Creativi di tutto rispetto è un progetto che parte dall’analisi della diffusione, anche sul nostro territorio, di un fenomeno internazionale complesso, genericamente denominato Street art, che comprende varie declinazioni di intervento sul tessuto urbano – graffiti, writing, murales, wall painting – e dalla sovrapposizione, nella percezione comune, con episodi di imbrattamento e vandalismo sul patrimonio architettonico e monumentale.

La conoscenza di queste originali forme espressive e il contrasto ai vandalismi grafici urbani che interessano le superfici architettoniche e monumentali tutelate, si iscrivono oggi nel vasto tema dell’educazione alla cittadinanza responsabile e partecipata e del rispetto del bene comune da parte di ciascun cittadino.

La Soprintendenza per i beni culturali della Provincia di Trento quest’anno ha bandito un concorso di idee, destinato alle scuole secondarie di secondo grado, per la realizzazione di video atti a sensibilizzare i giovani verso il patrimonio culturale e di contrasto al vandalismo grafico architettonico e monumentale. 

Al concorso hanno partecipato anche tre classi del Liceo Rosmini: la 4Asa e 4Csa con la professoressa Ilenia Mariazzi e la 3Asc con la professoressa Alessandra Tavola.

Gli studenti – aderendo con un progetto di Alternanza Scuola-lavoro –  hanno svolto inizialmente un percorso formativo in classe e sul territorio, guidati dagli operatori individuati dalla Soprintendenza, mirato a indagare il fenomeno del vandalismo grafico urbano;  sono stati guidati nel conoscere e riconoscere il patrimonio architettonico e monumentale delle nostre città quali beni comuni importanti per il benessere e la qualità della vita di ciascun cittadino e della comunità; successivamente sono stati invitati a realizzare il video: hanno quindi individuato l’argomento da approfondire, come raccontarlo, quale stile e tecnica usare, hanno scelto immagini e musica e montato i lavori con i quali hanno partecipato al contest della Soprintendenza.

La commissione ha manifestato unanime apprezzamento e soddisfazione per l’impegno con il quale tutti gli studenti coinvolti hanno lavorato, producendo elaborati che esprimono responsabilità verso il bene comune, l’attivazione di un confronto interno ai gruppi, capacità argomentativa e critica nei confronti di un tema così presente nei nostri paesaggi urbani e soggetto a interpretazioni e percezioni assai diverse.

Questi i video premiati:

“DROP THE CAN” – Liceo A. Rosmini di Rovereto (Tn), Classe 4 ASA (gruppo 1) 

Autori: Alessio Tomasi, Ettore Pandini, Michele Mozzi, Davide Trainotti

“VANDAL’S REGRET” – Liceo A. Rosmini di Rovereto (Tn), Classe 3 ASC (gruppo 2) 

Autori: Giorgio Bona, Chiara Caproni, Maddalena Garniga, Chiara Petrolli, Elisa Dossi, Marianna Raoss, Mattia Raspadori, Samuele Scrinzi

“CHI LA FA L’ASPETTI” – Liceo A. Rosmini di Rovereto (Tn), Classe IV CSA (gruppo 1) Autori: Simone Battisti, Claudio Galbero, Patrick Napoli, Michelle Serfilippi

“DIFFERENT POINT OF VIEW” – Liceo A. Rosmini di Rovereto (Tn), Classe IV CSA (gruppo 2)

Autori: Sara Di Vito, Alice Robol, Eleonora Silli, Letizia Turato, Silvia Zanolli

“LASCIA UN MONDO MIGLIORE DI QUANDO L’HAI TROVATO” – Liceo Andrea Maffei di Riva del Garda (Tn), Classe 3A Scientifico Scienze Applicate (gruppo 2) Autori: Danny Piantoni, Elisa Mazzurana, Alessandro Omezzolli, Sebastiano Frioli

é stato segnalato inoltre:

“SIAMO IL MONDO IN CUI VIVIAMO” – A. Rosmini di Rovereto (Tn), Classe 4 ASA (gruppo 2)

Autori: Silvia Lutzenberger, Samanta Marzari, Davide Di Leo, Giulia Pacurar

I video si possono vedere sulla pagina Facebook del Liceo




Un’oro, un bronzo e una menzione d’onore alle Olimpiadi di matematica

Ottimi risultati quest’anno per i ragazzi del Liceo che hanno partecipato al progetto Olimpiadi della Matematica.
Nella gara individuale solo cinque studenti della provincia di Trento sono stati selezionati per la fase nazionale. Tre gli alunni del Liceo che hanno ricevuto i seguenti riconoscimenti:
Miorandi Alessandro 4bsc: Medaglia di Argento
Giovanazzi Fabio 5asc: Medaglia di Bronzo
Zeni Alessio 5asa: Menzione d’onore.

Molte soddisfazioni anche per la squadra del Liceo (Coser Samuele 2asc, Giovanazzi Fabio 5asc, Gobbi Nicola 4bsc, Miorandi Alessandro 4bsc, Panjkovic Teodora 5bsa, Passarella Giacomo 5asc, Zeni Alessio 5asa) che nella prima fase è riuscita a superare il turno della propria semifinale piazzandosi al quarto posto.
Venerdi 14 maggio si è giocata la gara finale tra le migliori 48 squadre nazionali. La squadra del Liceo si è piazzata al 21 esimo posto.  Un ottimo risultato considerato che le squadre partecipanti a livello nazionale erano oltre trecento.
Complimenti a questi ragazzi  perché hanno giocato con passione e tanto entusiasmo. Unico rammarico è stato non poter andare a giocare in presenza a Cesenatico!

Professoressa Marina Graziola




Noi e l’educazione civica: la 5ACL si presenta

Dalle plastiche alle microplastiche…messaggi per un futuro sostenibile




Restituzione libri di testo classi seconde a.s. 2020-21

Circolare n.99




Restituzione libri di testo classi prime a.s. 2020-21

Circolare n. 100




Moving Mountain, un’app per esplorare le meraviglie trentine nel rispetto dell’ambiente si aggiudica il “Green Jobs”

Grazie a Moving Mountain, un’applicazione che permette di esplorare le meraviglie trentine nel rispetto dell’ambiente la classe 4B del liceo scientifico Sportivo del Liceo Antonio Rosmini di Rovereto ha conquistato il podio nazionale di categoria  nel progetto “Green Jobs”.

La classe 4B del liceo scientifico sportivo –  Umberto Simone Azzarà, Paul Barbu, Valeria Cadin, Matilde Dealessandri, Martina Donadio, Anna Garbini, Giacomo Gatti, Giacomo Giovanazzi, Beatrice Giovanelli, Nicole Graziotti, Aurora Hartner, Davide Innocenti, Davide Nicolini, Benedetta Andrea Onorati, Giacomo Passerini, Chiara Perani, Denise Piazzola, Alessandro Piccolroaz, Lorenzo Rossi, Tommaso Tramontin, Maria Vittoria Letrari, Matilde Vianello – è stata impegnata nel progetto di alternanza scuola lavoro “Green Jobs”.

“Green Jobs” è un percorso di autoimprenditorialità dedicato agli studenti delle scuole superiori per promuovere lo sviluppo delle competenze trasversali legate alla green economy. Il progetto, anche quest’anno, si è svolto a livello nazionale, grazie al coinvolgimento di  8 Fondazioni, tra cui la Fondazione Caritro. Realizzato con JA Italia e InVento Innovation Lab, Green Jobs ha insegnato ai ragazzi a creare mini-imprese in risposta ai problemi ambientali e in linea con gli SDGs, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Quest’anno Green Jobs ha coinvolto più di 1.200 ragazzi e ragazze e si è concluso la scorsa settimana con un evento dedicato a tutta la community.

Gli studenti della 4B assieme agli esperti e agli insegnanti della classe,coordinati dalla prof.ssa Anna Baroni, hanno lavorato per trovare una possibile soluzione alla sfida proposta: rendere lo sport di montagna sostenibile per tutti attraverso una serie di suggerimenti virtuosi che cercassero di limitare il più possibile l’impronta ambientale sul territorio montano.

Nonostante la situazione pandemica e la DAD abbiano reso impegnativa la realizzazione del progetto, il risultato finale è stato il frutto di una stimolante ed efficiente collaborazione. I ragazzi hanno dato vita a Moving Mountain, un’applicazione che permette di esplorare le meraviglie trentine nel rispetto dell’ambiente.

«L’applicazione ideata – spiega Martina Donadio, studentessa referente del progetto – propone suggerimenti utili per percorsi e guide  anche a persone con disabilità, offre la possibilità di prenotare istruttori e attrezzature ed è provvista di elementi innovativi e all’avanguardia. L’app dispone del climate clock che fa ricordare il tempo rimasto per agire, prima che la terra non sia più in grado di farci da casa ; l’app offre inoltre una dettagliata mappatura delle fonti d’acqua e dei punti di raccolta rifiuti, una serie di quiz e giochi per famiglie a tema ambientale con premi e vantaggi in termini di sconti presso enti locali che sostengono l’iniziativa. Infine fornisce consigli per avere dei comportamenti sostenibili, ad esempio suggerendo di andare in baite o ristoranti specifici, dove vengono utilizzati prodotti bio e/o km0».

L’app è stata realizzata sulla base dei risultati ottenuti da un questionario somministrato a più di 2.000 soggetti, che ha guidato gli studenti nella scelta dei servizi da offrire.

«L’app è sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale – continuano a spiegare i ragazzi – perché fornisce la possibilità di uno stile di vita green, all’aria aperta, incoraggiando le persone ad uscire per socializzare e fare sport in montagna. Tutto questo mantenendo sempre un atteggiamento sostenibile  e un comportamento virtuoso». ., Alla fase nazionale la classe ha partecipato realizzando un video – illustrato e commentato con il linguaggio per non udenti – che racconta come  a causa del Covid,  l’uomo ha fatto un passo indietro, mentre la natura uno in avanti. «Riusciremo a vivere in un futuro in cui natura e uomo saranno in grado di andare avanti di pari passo?» chiedono gli studenti convinti della necessità di produrre un’inversione di tendenza dei nostri comportamenti per salvare la Terra. La risposta dell’intera classe è che «ogni piccolo gesto conta, tutti possiamo fare la differenza!».

A conseguenza di ciò, la classe parteciperà al Festival dell’Economia di Trento il giorno 5 giugno alle ore 16:30  dove presenterà il proprio progetto.

Per dubbi o curiosità il team di Moving Mountain lascia in allegato le piattaforme su cui è attivo, dove potrete contattarci.

instagram:     https://www.instagram.com/movingmountain4b

youtube:https://www.youtube.com/channel/UCaq7Rrt5dUAeB7paGkT59kQ/about

sito web:      https://movingmountain4b.wixsite.com/website

gmail: mailto:movingmountain4b@gmail.com

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twitter: https://twitter.com/MovingM30691945




“…e promettetemi che mi terrete per mano”

Presentazione del libro 10 maggio 2021